Pressione normale alta e ipertensione: differenze e valori di massima e minima

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L'ipertensione è una condizione seria, specialmente per le persone anziane, e richiede monitoraggio regolare della pressione arteriosa. Tuttavia, anche coloro i cui valori sono leggermente al di sotto della soglia diagnostica dovrebbero prestare attenzione.

L'ipertensione è definita quando la pressione massima supera i 139 mm Hg e quella minima supera i 90 mm Hg. Persone con valori leggermente inferiori ma nell'intervallo tra 130-139 mm Hg per la massima e 85-89 mm Hg per la minima dovrebbero considerare ulteriori controlli, incluso l'uso di un "holter pressorio" che monitora la pressione per 24 ore, consentendo di identificare eventuali momenti di elevazione.

L'holter è utile perché evita l'"effetto camice bianco", ossia l'alterazione dei valori dovuta all'ansia del paziente durante la visita medica. Inoltre, fornisce dati sulla pressione durante diverse attività quotidiane e anche di notte, il che può essere utile per la valutazione del trattamento. Se la pressione rimane elevata di notte, può essere necessario un trattamento farmacologico. Inoltre, se i valori rimangono nella "zona grigia" tra la normalità e l'ipertensione, potrebbero essere necessarie misurazioni e controlli più frequenti.

A volte, viene anche prescritto un ecocardiogramma per valutare segni indiretti di ipertensione arteriosa non diagnosticata da tempo. È importante adottare uno stile di vita sano, che comprende attività fisica regolare, una dieta equilibrata a basso contenuto di grassi e sale, e il mantenimento del peso forma. La familiarità gioca un ruolo nell'ipertensione, soprattutto in età avanzata.

L'ipertensione non trattata può causare problemi come ictus, problemi cardiaci e danni ai reni. Pertanto, è fondamentale monitorare e gestire la pressione arteriosa per prevenire tali complicazioni.

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