6 fattori sono indice di una maggiore longevità. Tu quanti ne possiedi?

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Secondo un recente studio scientifico restare in salute in età avanzata può dipendere da fattori sotto il nostro controllo.

Alle volte invecchiare in salute è una questione dipendente da fattori peculiari di ciascun individuo. Si parla di genetica. Altre volte sono dipendenti dal nostro stile di vita. Uno studio canadese effettuato su 7000 soggetti di mezza età ha indagato questi fattori.

I soggetti interessati, 7651 persone di età superiore a 60 anni, al termine di un periodo di circa tre anni, per dirsi in buona salute non avrebbe dovuto presentare alcun problema attinente con la memoria, con la salute mentale, con dolori invalidanti.
Secondo la ricercatrice Mabel Ho, dell' Institute of Life Course and Aging, il 70% del campione ha mantenuto uno stato di salute eccellente al termine del periodo di analisi con alcune considerazioni interessanti:
circa i tre quarti del campione avevano età compresa tra 55 e 64 anni mentre tra quelli di età pari o superiore ad 80 anni ben la metà è rimasta con una salute ottimale.

I fattori comuni a questi soggetti, e cioè i sei indici di longevità che possono indicarci che arriveremo sani in vecchiaia, sono:

1. assenza di tabagismo;
2. assenza di trascorsi con problemi cardiaci o artrite;
3. possesso di un buon reddito;
4. appartenenza al genere femminile;
5. assenza di sovrappeso.

Su questi fattori si innesca poi positivamente l'attività fisica che, praticata in maniera moderata, incrementa di circa il 35% le possibilità di affrontare la vecchiaia lontani da problemi cognitivi, fisici o emotivi. Un ulteriore 29% in più può poi dipendere da assenza di problematiche legate al sonno.

Di contro fattori negativi sono il fumo, anche pregresso, uno stato reddituale prossimo a povertà o indigenza, senz'altro un fattore fortemente penalizzante di una buona salute e l'obesità, capace di incidere fino al 24% su una vecchiaia sana.

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